30.03.2013.
Cammoli Casut, amena
località agreste della Destra Tagliamento, è la prima tappa della
stagione ciclistica per gli atleti del Villa di Warmo. Per
l'occasione la squadra friulana schiera i tre elementi più in forma
del momento: Daniele Clarotto (Senior), Andrea Pellizzer (Veterani) e
Vincenzo Broi (Gentelman).
Dopo un frugale pasto
consumato a metà mattinata, i tre lasciavano il ritiro dell'albergo
Belvedere di Codroipo avviandosi verso la meta prefissata. Nel
frattempo il timido sole primaverile, apparso di prima mattina,
cedeva la scena a minacciosi nembi che incombevano sempre più
crescenti man mano che ci si inoltrava a ponente. Attorno a mezzodì
i portacolori del Varmo giungevano con cospicuo anticipo in località
Camolli Casut, le partenze erano infatti previste alle 14.00 (rif.
ora locale centro Europa) per i Senior e alle 15.30 per Veterani e
Gentelman. Spinti da un intrepido Broi i tre furono indotti a
indossare subito le divise invernali, scelta questa che in seguito si
rivelerà fatale, e preparate le biciclette si apprestavano a
compiere i consueti esercizi di riscaldamento, quando piovve. Non
restava altro che attendere seduti a un tavolino della pergola del
Bar Mexico di fronte a 2 coke e un caffè (Broi). Un quadretto simile
ai tre (4) amici al bar di Gino Paoli. Nel contempo il locale si
affollava di ciclisti e clienti incuriositi mentre la temperatura
calava e la pioggia aumentava d'intensità. Pronti, Via! Con
puntualità elvetica alle 14.00 gli organizzatori lanciavano la corsa
delle categorie Cadetti, Junior e Senior; percorso di una decina di
km da compiere sei volte. Una quarantina i partenti tra cui il già
citato codroipese Daniele Clarotto. Una partenza a razzo generava
subito una fuga composta da sei elementi, l'atleta bianconero, colto
in contropiede, non riusciva a ricucire lo strappo trovandosi quindi
invischiato nel gruppo degli inseguitori. Giro dopo giro i
battistrada mantenevano il vantaggio iniziale sul gruppo condotto
senza troppa collaborazione dalla “littorina di Warmo” (al
secolo Daniele Clarotto). Nel finale un imprendibile Maurizio Gava
scattava ai 500 m lasciando il gruppetto dei fuggitivi sul posto e
conquistando l'ambito trofeo del Camolli Casut. Alcuni minuti più
tardi giungeva il gruppo principale regolato allo sprint da un
fulminante Clarotto. Rammaricato per essere mancato nella fuga
decisiva, ma nel contempo soddisfatto per la volata finale, un
fradicio vicepresidente senior mostrava al suo parigrado veterano le
velocità media e massima ottenute rispettivamente pari a 38,70 km/h
e a 62,15 km/h. Tre ore e trenta minuti circa, per tutto questo tempo
Broi e Pellizzer avevano atteso già abbigliati e pronti per la gara.
Al momento del via i due si presentavano, come presumibilmente si
poteva immaginare, stanchi demotivati e infreddoliti. Ore 15,30:
partenza Veterani e Gentelman. Solita fuga iniziale, riaggancio e
controfuga solitaria di Agostini. Ore 15,43: Vincenzo Broi si ritira
dopo circa 5 km per problemi con il cambio. Nella breve fase di
riscaldamento l'atleta rivignanese inopportunamente scalò nel 36 e
al momento della partenza non riuscì più a risalire sul 52,
mantenendo così, per i pochi km percorsi, un'altissima cadenza di
pedalata che di lì a poco lo sfiniva definitivamente. Abbandonata
così prematuramente la competizione il Broi si riavviava mestamente
verso il Bar Mexico sedendosi a fianco di un incredulo Clarotto. Ore
16,20: Andrea Pellizzer dopo due giri lasciava il gruppone nei pressi
del traguardo, si infilava oltre le transenne, chiedeva le chiavi
dell'automobile e ivi si dirigeva per togliersi la divisa e ripulirsi
dal sudiciume accumulato. Per la cronaca lo scaglione
Veterani-Gentelman vedeva la vittoria in solitaria del suddetto
Agostini con una media di 37.80 km/h ca.
A tal punto Clarotto, il
solo dei tre ad aver terminato la propria prova, cercando di
stemperare la delusione dei compagni invitò tutti a casa sua per
offrire un brindisi. Un incupito Broi declinava l' invito per
precedenti concordati impegni, mentre Andrea accettò abbandonando
rapidamente quelle terre ingrate. Giunto a Codroipo a casa di Daniele
il Pellizzer si accorse che nella fretta non aveva recuperato la
tessera ciclistica consegnata al momento dell'iscrizione ma in
compenso gli era rimasto il numero di pettorale.
rdp
rdp
Andrea alla partenza |
Daniele (sinistra), Andrea (destra) |